Con l’impegno comune di proteggere e difendere i mari, gli skipper e i manager, a nome di ciascuno degli 11 team che partecipano alla 50esima edizione di The Ocean Race, hanno firmato la Carta della Sostenibilità dei Team della regata.

L’impegno della flotta prevede azioni specifiche per i team su quattro temi chiave:

Advocacy: Gli equipaggi si impegnano a farsi portavoce degli oceani, sensibilizzando i loro sponsor, i loro partner e i loro fan a contribuire alla protezione dei mari. Riconoscono inoltre il diritto dell’oceano a prosperare e sostengono la campagna One Blue Voice della regata, che chiede una Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Oceano.

Scienza: Ogni imbarcazione imbarcherà attrezzature scientifiche per raccogliere dati vitali sugli oceani, aiutando gli scienziati a comprendere meglio i mari e l’impatto delle attività umane su di essi, contribuendo al Decennio delle Nazioni Unite per la Scienza degli Oceani.

Didattica: I team contribuiranno ad amplificare i programmi educativi di The Ocean Race, che informano i giovani sulle minacce che incombono sui mari e li incoraggiano ad agire. Inoltre, visiteranno le scuole e terranno dei laboratori sull’oceano oltre a ospitare i ragazzi sulle loro barche per aiutarli a conoscere la vita in mare.

Attività operative: Tra i 10 impegni a livello operativo, i team devono disporre di energia rinnovabile a bordo, evitare qualsiasi tipo di plastica monouso e ridurre al minimo, misurare e bilanciare le emissioni inevitabili di gas a effetto serra.

Oltre alla Carta di Sostenibilità dei Team della regata, che figura nel Bando di Regata (le regole che disciplinano l’evento), a tutti i velisti e al personale di terra viene chiesto di sottoscrivere una Promessa Personale, un codice di condotta che prevede azioni individuali per contribuire a proteggere il terreno di gioco. Ogni equipaggio ha anche un proprio progetto o missione per il quale utilizza la sua piattaforma per aumentarne il sostegno.

Meegan Jones, consulente per la sostenibilità di The Ocean Race, ha lavorato a stretto contatto con i team per sviluppare la Carta e ha dichiarato: “I velisti hanno visto più oceano più della maggior parte delle persone sul pianeta, il che li rende gli ambasciatori migliori. È fantastico vedere che i team pongono la sostenibilità e la protezione degli oceani al centro delle loro attività”. Pur essendo concorrenti in mare, la Carta li unisce in una visione comune per un pianeta blu sano. Non possiamo vincere la gara per l’oceano da soli, ma unendoci come flotta per proteggere i mari possiamo parlare come una sola persona, con una voce molto più potente”.

Cinque team IMOCA si sfideranno lungo i 60.000 km del percorso intorno al mondo, mentre sei imbarcazioni VO65 gareggeranno per The Ocean Race VO65 Sprint Cup in tre tappe della regata.

Simon Fisher, navigatore del team 11th Hour Racing, ha dichiarato: “Non importa quanto ci si allontani dalla costa, si può sempre vedere l’influenza dell’uomo. Penso che sia estremamente importante per noi velisti prenderci cura dell’oceano. È il nostro parco giochi, è il nostro posto di lavoro, è il luogo in cui andiamo ogni giorno a fare ciò che amiamo. Quali potrebbero essere i migliori amministratori dell’oceano se non noi”.

Benjamin Dutreux, co-skipper di GUYOT environnement – Team Europe, ha dichiarato: “All’interno del team abbiamo intrapreso molte azioni per proteggere l’oceano. Sono sicuro che il mio gruppo e tutti i suoi membri saranno un buon esempio per le prossime generazioni. Sono davvero felice di vedere The Ocean Race e i suoi partner partecipare alla tutela dei diritti dell’oceano. Penso che sia molto importante per il futuro”.

Boris Herrmann, skipper del Team Malizia, ha dichiarato: “Riconoscere l’importanza dell’oceano significa riconoscere che tutti noi ne dipendiamo e che, affinché la vita su questo pianeta continui, dobbiamo preservarne la salute. Sosteniamo The Ocean Race e il suo lavoro per la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Oceano”.

Questa edizione della regata è destinata a essere la più sostenibile di sempre, con il programma di sostenibilità Racing with Purpose, creato in collaborazione con 11th Hour Racing durante l’ultima edizione della regata, ulteriormente rafforzato. L’evento mira a ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 75% rispetto alla precedente edizione della regata e, oltre a collaborare con i team, sta supportando partner, fornitori e città ospitanti per misurare e ridurre il loro impatto.

 

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