Un mese fa, domenica 8 novembre, 33 oceanici, 27 uomini e 6 donne, lasciavano gli ormeggi di Les Sables d’Olonne (Valdea, Francia) – in piena emergenza sanitaria-, per correre la nona edizione del Vendée Globe, il giro del mondo in solitario senza scalo e senza assistenza,
Oggi, a un mese esatto da quella data, nel villaggio Vendée Globe si è tenuta una conferenza stampa con Jacques Caraës, direttore di regata, Yves Auvinet, presidente della Vendée Globe e del dipartimento della Vandea, e Lionel Pariset, delegato della Vendée Globe per la città di Les Sables d’Olonne
«Per la prima volta nella sua storia, l’organizzazione del Vendée Globe ha dovuto affrontare la sfida di una crisi sanitaria globale. Questo contesto inedito ha costretto tutti i soggetti coinvolti nell’evento – organizzatori, velisti, team, pubblico – ad adattarsi a regole nuove per permettere lo svolgimento del giro del mondo. È stato difficile, ma ce l’abbiamo fatta, abbiamo vinto la sfida e dopo un mese, i feedback sono ottimi», ha dichiarato Yves Auvinet.
Secondo l’ultimo sondaggio ODOXA – RTL – WINAMAX, oggi, quasi un francese su due (49%) segue la regata: è meglio del Tour de France o del Roland Garros!

8 Novembre 2020: giorno della partenza
La trasmissione Start Live è andata su 41 canali TV (nel 2016 erano 33) e in 190 Paesi è andata in diretta (contro i 177 del 2016).
In Francia 13 emittenti (contro le 10 del 2016) hanno trasmesso la partenza live, con oltre 4,1 milioni di spettatori in totale (23% della quota di pubblico cumulativa), in particolare su L’Equipe TV, France 3, BFM e LCI .
A livello internazionale, la regata ha fatto un grande passo avanti, coinvolgendo 28 emittenti (contro le 21 nel 2016), in particolare in Gran Bretagna, Svizzera, Spagna, Germania e Giappone.
La copertura mediatica è cresciuta in modo significativo, con 192 milioni di contatti generati e 16.239 articoli pubblicati.
Anche sui social la partenza è stata molto seguita, con 1,39 milioni di sessioni e 5,48 milioni di visualizzazioni sulla pagina web. Ma quello che davvero sorprende è che dopo 1 mese, i numeri non solo non diminuiscono, ma continuano a crescere!
Il sito web, l’app (applicazione), i social network e le piattaforme digitali generano un traffico molto più elevato rispetto al 2016.

Traffico sito web:
31,2 milioni di user session per 1 mese (contro i 27,8 milioni per il 1 ° mese nel 2016)
170 milioni di visualizzazioni di pagina nell’ultimo mese (contro i 122 milioni nel 2016 nel 1 ° mese)

App:
250.000 utenti attivi il giorno della partenza e 445.000 dopo un mese di regata (contro i 441.000 utenti complessivi nell’edizione 2016)

Piattaforme digitali:
Nel corso del mese, 46,5 milioni di visualizzazioni cumulative su Dailymotion, YouTube, Facebook.
Dopo 1 mese, l’edizione 2020 conta già oltre 400.000 fan in più rispetto all’edizione 2016!
Facebook: 379.426 iscritti (contro i 264.000 nel 2016): + 44%
Twitter: 90.500 follower (contro i 54.000 nel 2016): + 68%
Twitter inglese: 10.400 follower (creato prima della partenza del 2020)
LinkedIn: 9.520 iscritti (creato nel 2020)
Instagram: 168.000 iscritti (contro i 23.800 nel 2016): + 606%
YouTube: 94.100 iscritti (contro i 12.000 nel 2016): + 684%
Lo spettacolo Vendée Live trasmesso su Infosport + ha avuto un grande successo sui media digitali (Facebook, Dailymotion e YouTube), conquistando un numero di spettatori tre volte superiore a quello del 2016 (45.000 in media nel 2016 / 130.000 in media nel 2020).

Newsletter: 200.000 iscritti, ovvero il triplo rispetto al 2016 (66.000 nel 2016).

Il Villaggio Pubblico
Il sistema di biglietteria elettronica gratuito per l’ingresso al Villaggio pubblico, ha permesso di conciliare le stringenti norme di sicurezza sanitaria con l’entusiasmo dei visitatori. Tra il 17 ottobre e il 29 ottobre, nei limiti fissati dalle autorità sanitarie, infatti, il villaggio ha ospitato 15.000 visitatori al giorno (solo 5000 persone in contemporanea). In tutto, 200.000 persone hanno visitato il Villaggio.
Per quanto riguarda la provenienza dei visitatori, 2/3 provenivano dalla regione dei Paesi della Loira, di cui poco più del 40% dalla Vandea; 1/3 dal resto della Francia e l’1% dall’estero.

Virtual Regatta, un enorme successo
Oltre 975.000 giocatori registrati, il doppio rispetto a quattro anni fa (456.712 giocatori nel 2016). La regata virtuale attira quasi il 20% di utenti stranieri (fuori dalla Francia) che rappresentano 150 nazionalità diverse, in particolare Stati Uniti, Svizzera, Regno Unito e Spagna.

La regata
Jacques Caraës, il direttore di regata, ha spiegato un aspetto molto interessante: «I velisti, nonostante le restrizioni COVID, hanno navigato di più, sicuramente più di quattro anni fa. Il processo di selezione (numero di regate e numero di miglia qualificanti) ha richiesto di prendere parte a diverse regate e le barche sono state ben preparate, anche quelle dei team più piccoli. Alcuni Imoca più innovativi, non sono stati testati in tutte le condizioni, come ad esempio in poppa con mare molto formato. Potremo tirare le somme solo alla fine del giro. Per i nuovi foiler, il Vendée Globe e l’Oceano del Sud sono un banco di prova e abbiamo visto che fanno fatica a distaccare di molto le barche più vecchie e tradizionali perché non riescono a sfruttare i foil alla loro massima potenza. Nel Grande Sud i velisti più esperti, anche su barche più vecchie, sono riusciti a tenere il passo e alla fine, sembra che le performance siano più simili del previsto».

Meteorologia
Finora il tempo non è stato facile. Nell’Oceano del Sud ci sono stati alcuni sistemi molto attivi. Le basse pressioni tendono ad approfondirsi e muoversi molto rapidamente. Ciò ha generato mari molto disordinati con onde enormi. Questa è una Vendée Globe particolarmente difficile. Nell’emisfero settentrionale, inoltre, i velisti non sono stati spinti, come si aspettavano, dagli Alisei. Solo il passaggio attraverso i Doldrums è stato più veloce del solito.

Abbandoni
Cinque skipper, dei 33 partiti, sono stati costretti ad abbandonare per danni, ma non sorprende: ricordiamo che la percentuale media di barche che abbandonano il Vendée Globe si aggira intorno al 50%. Al momento, ciò ha riguardato principalmente le barche più recenti.

Distacchi
I distacchi sembrano più ampi rispetto alle precedenti edizioni. I leader sono nel mezzo dell’Oceano Indiano. Quando entreranno nel Pacifico, il divario si allargherà, il che non sorprende. Se confrontiamo le barche più vecchie con quelle di ultima generazione, le differenze di velocità sono enormi, con le seconde in grado di raggiungere velocità doppie rispetto alle altre.

Record?
È sempre difficile parlare di record nella Vendée Globe, perché non puoi scegliere la tua finestra meteorologica e questo significa che le condizioni incidono pesantemente sulle prestazioni. Le barche possono chiaramente navigare molto meglio di così, ma potrebbero non superare il tempo di riferimento di 74 giorni (fissato da Armel Le Cléac’h, il vincitore dell’ultima edizione). È ancora troppo presto per fare previsioni.

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