Barcellona, 7 Luglio 2023 – Prima settimana di training a Barcellona per Luna Rossa Prada Pirelli che, a bordo dell’AC40, “assaggia” (anche in senso letterale), le acque del campo di regata che ospiterà la 37^ America’s Cup nel 2024.

Dato che il Protocollo prevede che tra luglio e ottobre 2023 i team possano navigare con l’AC40 solo nella sede della 37^ America’s Cup, il challenger italiano è giunto nella città catalana per prendere confidenza con lo specchio d’acqua dove l’anno prossimo si svolgeranno sia le ultime ACWS e le Youth e Women’s America’s Cup, sia le regate vere e proprie di Coppa America.

Il team prevede di navigare a sessioni alterne tra Cagliari e Barcellona (per consentire anche il regolare svolgimento delle attività di training e sviluppo sul prototipo alla base di Cagliari) e rimarrà in Spagna sino alla fine delle America’s Cup World Series di Vilanova i la Geltrú, previste dal 14 al 17 settembre.

Le condizioni meteo marine incontrate dal team sono in linea con quelle attese in questo periodo dell’anno, spiega il coach Hamish Willcox: «Fino a oggi abbiamo navigato con brezza di mare sui 6-9 nodi, che ha rinforzato in serata al passaggio di un fronte. Abbiamo anche avuto un po’ di pioggia e fatto conoscenza con il Levante (vento da Est), che genera brezza leggera e onda, condizioni non ideali per il foiling; le barche sono comunque ben progettate, perché sono sufficientemente leggere per sollevarsi anche con poca aria. Non abbiamo visitato il campo di regata di Vilanova, ma non credo ci siano sostanziali differenze, sotto il profilo meteo».

Le acque di Barcellona, notoriamente caratterizzate da onde formate, hanno giocato subito un bello scherzo all’equipaggio che, il primo giorno di allenamento, ha scuffiato all’uscita da una manovra: «Ci siamo rinfrescati», scherza Checco Bruni, uno dei timonieri insieme a Jimmy Spithill, Marco Gradoni e Ruggero Tita. «Quello di Barcellona è un campo di regata particolare, dove vento e onda non camminano sempre di pari passo, quindi questo tipo di situazione non è rara, l’abbiamo vista accadere spesso nei mesi passati. Fa tutto parte della curva di apprendimento, l’importante è non fare danni. Rispetto ad altri team abbiamo navigato meno sugli AC40 a Barcellona, ma siamo qui apposta: per imparare e prendere confidenza con barca e onde».

Oramai in fase di ultimazione, la base sorge nel punto più vicino all’ingresso del porto. «Siamo molto soddisfatti della nostra scelta: la base si trova in una porzione di porto soggetta a un’importante opera di riqualificazione che la renderà molto popolare; la vicina spiaggia della Barceloneta è molto frequentata e tra poco qui sorgeranno ristoranti, aree pedonali e un grande spazio verde fruibile dal pubblico. Inoltre, alle spalle della diga foranea, c’è il campo di regata, quindi ci aspettiamo moltissima gente».

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