E’ in vendita su Amazon  la versione digitale del romanzo che ha per protagonista Enrico Rastelli, il giocoliere, ribattezzato l’ottava meraviglia del mondo, capace di dare vita a oggetti inanimati al punto da diventare un “caso” per i medici incapaci di trovare una spiegazione scientifica a esercizi umanamente impossibili. Una vita vissuta passando dal buio della rivoluzione russa alle sfolgoranti luci dei teatri di NewYork, Parigi, Londra, Berlino, stroncata a soli 35 anni dall’emofilia dalla quale aveva tentato di guarirlo Rasputin, il consigliere maledetto dell’ultimo zar…
 
Uno straordinario viaggio nel mondo dei giocolieri, dei teatri e dei circhi, fra straordinari spettacoli che solo lui, l’ “ottava meraviglia del mondo”, “l’uomo capace di vincere le leggi di gravità”, come scrivevano i giornali di tutto il mondo all’epoca, sapeva ideare e realizzare, utilizzando semplici bastoncini di legno, palline e palloni che nelle sue mani si trasformavano in esseri viventi. Ma anche un viaggio attraverso racconti altrettanto incredibile di episodi avvenuti dietro le quinte” dei palcoscenici (come la terrificante morte di un inserviente divorato dal leone D’Artagnan, la stessa belva che aveva storpiato e sfigurato due leggendari domatori, o l’assurda fine di un nano morto annegato a Rotterdam mentre veniva imbarcato rinchiuso a chiave in un piccolo baule diventato la sua bara sul fondale dopo che la passerella stesa fra il molo e la nave si era spezzata in due facendo precipitare in acqua facchini e carico) . E, ancora, un fantastico viaggio attraverso la storia degli inizi del secolo scorso, passando dalla rivoluzione d’ottobre in Russia, dove lui era stato invitato a esibirsi davanti alla corte dell’ultimo zar Nicola (sotto lo sguardo incantato del figlio Aleksej, ammalato come lui di emofilia, e sotto gli occhi di fuoco del santone Rasputin che forse allo zar aveva promesso che quella terribile malattia lui l’avrebbe sconfitta con le sue arti magiche, guarendo insieme lo zarevic e il nuovo giovanissimo “signore dell’equilibrio” ) e le luci dei teatri di New York dove perfino i cartelloni dedicati al grande Rodolfo Valentino erano destinati a essere strappati per fare posto a quelli che annunciavano l’arrivo del “divino Rastelli”.
Tutto questo racconta “In Equilibrio fra la vita e la morte”, biografia romanzata sulla vita, tanto breve quanto incredibile, di Enrico Rastelli, considerato ancora oggi, a quasi un secolo dalla sua morte, il più grande giocoliere mai esistito, protagonista di esercizi inarrivabili per chiunque altro. Spettacoli destinati a renderlo talmente famoso da essere scelto, un secolo fa, come testimonial pubblicitario, un precursore dei moderni influencer, celebre al punto da essere inseguito dai fotografi pronti a rubargli uno scatto, durante i suoi esercizi o nella semplice vita quotidiana: perfino dentro la vasca da bagno, mentre leggeva il giornale tenendo perfino lì, in equilibrio sulla testa, un pallone. 
Una carriera unica destinata a terminare, a soli 35 anni, nella sua città, Bergamo, in modo tragico: ucciso dalle continue emorragie provocate da una ferita in bocca che un marinaio, probabilmente ubriaco, gli aveva procurato durante un’esibizione, scagliandogli addosso una palla e colpendolo al volto proprio mentre lui stringeva tra le labbra un bastoncino di legno sul quale le palline giravano con rotazioni differenti l’una dall’altra. Uno spettacolo frutto di una “magia misteriosa” che aveva spinto  un’equipe di medici tedeschi a sottoporlo a una serie di esami per dare un spiegazione “scientifica” a esercizi altrimenti inspiegabili, umanamente impossibili. 
Un’autentica leggenda immortale, quella di Enrico Rastelli, destinato chissà ancora quanto tempo a restare in vetta all’olimpo degli dei dell’arte della jonglerie, che torna a vivere grazie a un racconto ( pubblicato in “versione” cartacea in occasione del centenario della sua morte, arricchita di preziosissime immagini d’epoca in un’edizione “da collezione” realizzata da Grafica e Arte Bergamo), riproposta oggi, nell’anno che vede Bergamo, insieme con Brescia, capitale italiana della cultura, in versione digitale, per far sì che la storia del “prodigioso Rastelli”, proprio grazie alla “rete” possa viaggiare senza confini. Così come non li ha mai avuti il protagonista nella sua vita d’artista, incantando le platee dall’America al Giappone, dalla Germania alla Francia e alla Russia dove Enrico Rastelli era nato, a Samara, e da dove era fuggito solo per il terrore dei rivoluzionari, capaci di atrocità di cui la sua stessa famiglia era stata testimone.  Come la decapitazione, da parte di un gruppo di rivoluzionari lanciato al galoppo nelle vie della città, di un poveraccio colpevole solo di ritrovarsi a camminare sul marciapiede.  “Immagini” terribili “catturate” , insieme ad altre invece bellissime, nel viaggio nell’arte della giocolerie e, allo stesso tempo, nei fatti che hanno segnato tre decenni di storia,  dalla biografia romanzata scritta da Pietro Barachetti disponibile su Amazon (clicca qui: https://www.amazon.it/s?k=Enrico+Rastelli&i=digital-text&__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&crid=2OB1NDXS00645&sprefix=enrico+rastelli%2Cdigital-text%2C81&ref=nb_sb_noss_1) nella versione per tablet, computer e telefonino, impreziosita da una bellissima copertina realizzata da Mattia Amedeo Baldis. Un viaggio nel tempo con episodi ai confini dell’impossibile. Come la vita del suo protagonista.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *